Gli UC al tempo del COVID19
In questi tempi difficili ognuno affronta il confinamento in modo diverso, ognuno con le proprie risorse e le proprie debolezze.
Abbiamo chiesto agli UC di raccontarci un pò delle proprie strategie per superare questo periodo, in attesa di poterci ancora ritrovare tutti assieme e, sopratutto, abbracciarci.
Ecco alcuni dei racconti che abbiamo raccolto
40 anni di carte
Per mia sorella che mi chiama con l’appellativo “ conta su di me”( perché quando servo non ci sono mai) Per me che ho coniato il motto”presto che è tardi” ( perché ne ho sempre un’altra da fare) restare a casa è una frase che non conosco o meglio che non conoscevo fino all’8 marzo 2020 data in cui ho fatto l’ultima passeggiata al parco con l’amica Nadia. Mi presento sono Anna Maria e sono di Roma e da 40 anni ininterrotti faccio campi UC e vivo sola nella mia casetta. Dall’8 marzo all’improvviso non avevo più nulla da fare. All’inizio ero disorientata, spaventata poi piano piano mi sono imposta di riorganizzare le mie giornate e fissare degli obbiettivi. Cosa faccio??? cose semplici: curo la mia persona e la casa, cucino, seguo le lezioni in diretta degli istruttori della mia palestra , leggo, vedo la TV, sono diventata più social, seguo le tantissime Chat comprese quelle degli UC. Quello che mi preme ricordare qui è che in questi giorni ho fatto ordine negli armadi e devo dire anche nella ma mia testa. Sono una accumulatrice seriale, così dicono gli amici, e così mi sono messa a riguardare carte e carte accumulate in tanti anni ed a buttarne via sacchi pieni,così magari si scende a buttare la spazzatura, visto che non ho cani. Di carte ne avevo tante e molte riguardavano il mondo UC, due ante di armadio piene!!!! Ed allora mi sono messa a sfogliare , rileggere, rivivere questo mondo: pubblicità più o meno riuscite fatte dagli uc generosi e fantasiosi, informazione sui campi, verbali di assemblee, cantiere della sera, etc Mi sono passati in poche ore 40 anni di campi: Norcia, Faenza, Piandiscò, Mongrando, Santa maria d’Irsi, Morbegno, Torchiagina……..solo per citarne alcuni. Sono campi fatti tra il 1980/90 quando ancora la carta viaggiava a fiumi, quando non c’erano le chat o le mail, al massimo c’erano i fax. Tra le carte ho conservato e quindi ritrovato tantissime partecipazioni di nozze di tanti UC: Paola e Giuliano, Noemi e Pasquale, Flavio e Vincenza, Pietro e Stella, Claudio e Anna, Claudio e Laura. Quanti ricordi mi sono balzati alla mente!!!! E poi avevo ed ho conservato la cosa più bella….. tantissimi “pizzini” di amici del campo che mi hanno lasciato o inviato a fine campo, un gentile pensiero a ricordo di una settimana passata insieme. In questo tempo senza tempo che se ne sta sospeso sulle nostre teste riguardare e rileggere il passato mi ha fatto viaggiare nel mondo fantastico degli UC, grazie Anna Maria |
Io in questa quarantena.. cucino! Dovevo sposarmi il 5 giugno ma ovviamente abbiamo interrotto tutto e stiamo faticosamente cercando di riprogrammare il tutto. Nel frattempo mi dedico ad una cosa che mi rilassa molto: sperimentare in cucina, senza avvelenare nessuno! 😉 Un abbraccio virtuale a tutti gli uc Marta |
Dare una mano
Ciao a tutti. Trovo solo ora un po’ di tempo e tranquillità per scrivervi perché un pochino mi mancate e volevo augurarvi un buon ingresso nella settimana santa; una settimana strana confinati e senza celebrazioni pubbliche o come me in pista. Cosa faccio in breve? 12-14 ore di lavoro al giorno Al COC che e’ la stuttura comunale che ha preso in mano tutta la gestione dell’emergenza. Gestiamo i familiari di 50 positivi e 8 deceduti, dalla spesa alle medicine, distribuiamo le mascherine alla popolazione, alle forze dell’ordine e ai farmacisti. Gestiamo i rifiuti, disinfestiamo, gestiamo i contingenti comunali in servizio e controlliamo il territorio. Due pomeriggi alla settimana ho il turno alla sede provinciale della Protezione Civile che smista cibo mascherine. Non faccio molto ma li sostengo un pochino. Insomma altro che casa…..solo il sabato e la domenica mattina con almeno 30 telefonate da smistare. Ciro |
WorldWide Opportunities on Organic Farms
Dal 6 aprile lavoro a Cascina Santa Brera a San Giuliano Milanese (tutti i giorni tranne il mercoledì dedicato al dormitorio e la domenica dedicata al riposo). Tutto è iniziato in realtà a fine febbraio, quando la Cascina ha dovuto chiudere l’agriturismo, il ristorante, lo spaccio di prodotti biologici, i corsi, i laboratori, la partecipazione ai mercati rionali all’aperto, l’asilo, le visite guidate… un vero disastro per loro e per i tantissimi utenti. Nel giro di 24 ore la proprietaria Irene di Carpegna, la sua famiglia e i suoi collaboratori hanno deciso di portare i prodotti alimentari direttamente a casa dei propri clienti. Ma come organizzarsi? Data la vicinanza a casa mia (solo 22 km) e la bellezza del posto, nel Parco Agricolo Sud Milano, ho pensato di offrimi come Wwoofer, cioè lavoratore volontario con la protezione organizzativa e assicurativa di Wwoof Italia. In cambio di vitto e alloggio, il volontario offre il proprio tempo e si dispone a imparare un po’ di tutto, presso le aziende agricole biologiche del circuito. Wwoof infatti sta per WorldWide Opportunities on Organic Farms. Ogni giorno quindi prepariamo le cassette assemblando prodotti esclusivamente biologici in parte coltivati, cucinati, prodotti nell’azienda stessa, in parte acquistate da altri produttori bio (per esempio le arance vengono dalla Sicilia). Solo prodotti di stagione, ovviamente! Ad aprile non troverai mai in listino i pomodori o i peperoni! Oltre alla frutta e alla verdura, si vendono latticini, uova, carne e salumi, salsa, miele, pasta fresca, pane, focacce, torte dolci e salate, biscotti… Pronte le cassette, il furgone e il camion refrigerato e la macchina (a seconda delle destinazioni e del numero di consegne da fare) partono e raggiungono i clienti che hanno precedentemente fatto l’ordine online. Nei tempi fra una consegna e l’altra, i lavori da fare vanno dal riordino (in una cascina di 34 ettari non avete idea di quanto ci sia da fare), alla cura dell’orto e del vivaio, all’assistenza in cucina (mi è capitato di dover pulire e tagliare 30 chili di cipolle in poche ore), alla cura dei fiori e delle piante… Potrebbe essere un’idea per la prossima estate degli UC. A piccoli gruppi potremmo fare dei campi estivi in aziende agricole, ciascuno di noi nella propria Regione. Con i 35 euro della tessera Wwoof avremo copertura assicurativa, alloggio, tanta tanta tanta aria pulita, pranzi e cene biologiche… Quando comincerà la raccolta dei pomodori, dei peperoni, delle melanzane e dei meloni… vedrete quanto lavoro ci sarà da fare nelle fattorie italiane! Chiara da Milano |
Senza Margini
Dall’inverno 2016 faccio parte di Senza Margini odv (organizzazione di volontariato) e offro un po’ del mio tempo libero ad alcune persone senza fissa dimora alloggiate dal Comune di Milano in strutture temporanee, nell’ambito del Piano Emergenza Freddo. Dal 2018 il “nostro” dormitorio è in una ex scuola in Corso di Porta Vigentina 15 in pieno centro a Milano. Apre il 2 gennaio e chiude il 31 marzo. Quaranta posti letto per soli uomini con squadre di 4 volontari ogni sera, dalle 19.30 alle 7.30 della mattina successiva. Serviamo bevande calde e la cena, mettiamo a disposizione bagni, docce, lavatrici, stendibiancheria, kit igienici, deposito bagagli, consulenza medica (sempre a cura di dottoresse volontarie), consulenza burocratica e… ascoltiamo… chiacchieriamo… Alle 23 si spengono le luci e tutti a dormire sulle brandine blu della Protezione Civile con il sacco a pelo! La mattina dopo sveglia alle 6.30: colazione e poi tutti fuori, tranne noi volontari che ci fermiamo fino alle 9 per fare le pulizie. Questo fino al 13 marzo scorso. Adesso è tutto cambiato: distanziamento sociale anche al dormitorio, controlli medici serrati, igienizzazioni continue, mascherine e guanti obbligatori, squadre di volontari di tre persone la notte e di due persone di giorno. Sì, perché il dormitorio rimane aperto 24 ore per l’impossibilità degli ospiti di vivere la strada come facevano una volta. Trovare lavoro è impossibile, trovare un bagno pubblico o un centro diurno aperti è impossibile, incontrare un connazionale con cui scambiare due parole è impossibile… Fino a oggi non si è ammalato nessuno, né fra gli ospiti né fra i volontari… un vero miracolo. Il dormitorio verrà gestito da noi fino all’11 maggio, poi ci faremo da parte e il Comune proporrà agli ospiti il trasferimento graduale in altre strutture. L’esperienza è molto utile, mi dà modo di interagire con persone molto diverse da me ma anche di condividere con i volontari, in un clima molto simile a quello degli Universitari Costruttori, un progetto comune dove anche l’iniziativa personale di ciascuno trova ampio spazio. Info: asenzamargini@gmail.com Ciao Chiara |
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